martedì 26 luglio 2011

Guest of the week: margot_pandone


Ho cambiato il mio nome in Margot, dopo aver letto “il Maestro e Margherita”, come se la necessità di andare oltre la realtà fosse diventata ormai una consapevolezza.
Nei miei ventisei anni, vissuti tra il sud Italia e Bologna, l'unica cosa che è rimasta costante, è stata la ricerca quasi ossessiva di una forma di espressione che mi permettesse di canalizzare le mie emozioni. Ho iniziato da piccola disegnando , vedendo mio padre che nel tempo libero dipingeva su tela, a dieci anni ho preso in mano la mia prima macchina fotografica, una Ricoh degli anni settanta di mio padre, con la batteria dell'esposimetro scarica, e troppo pesante per una bambina, ma nonostante questo, per astrazione, riuscii a capirne il funzionamento. 







La svolta venne poco dopo, con la polaroid delle Spice Girls, fotografavo tutti con fare maniacale e conservo ancora un vastissimo archivio di ritratti pre-adolescenziali.



Ho ricominciato a fotografare quattro anni fa, sulla scia di un amico che era ossessionato come me da bambina, e da allora non ho più smesso. Ho capito dopo poco tempo, che far foto, nello specifico ritratti più o meno espliciti, è per me una forma di raccontare un mio stato d'animo, per questo preferisco ritrarre ragazze, preferibilmente con cui ho un qualche tipo di sintonia. 



Grazie alla fotografia, mi sono avvicinata alla grafica, che da passione è diventato un lavoro , mentre ho preferito che la fotografia restasse sempre una cosa molto personale e mai un lavoro vero e proprio, ma più un rifugio e un sollievo. Mi piace immaginare un mondo dall'atmosfera rarefatta, a volte non comprensibile, luoghi oscuri dove filtra un po di luce, colori molto desaturati e visioni soprannaturali.


 Attraverso queste visioni, sto cercando di costruire un racconto che contenga grafica e fotografia. E' un progetto molto ambizioso per me, perchè come sempre, è legato ai miei stati d'animo e a quello che alcune persone rappresentano per me.

More on: Flickr -  Carbonmade

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