"Praga,
apparentemente una parola senza senso compiuto.
In ogni caso riesce a evocare in me un turbinio di emozioni, ricordi; una parola che al solo pensiero mi fa commuovere.
Praga vuol dire pavé, adolescenza, litigi e amore. Vuol dire birra a fiumi, cibo di merda, ponti sulla Moldava, amici, gente incontrata per caso e persa per caso.
Vuol dire lasciare pezzi di cuore ad ogni mio ritorno e sapere che tanto poi l’estate sarà finita.
Ma significa anche svegliarsi all’alba, dopo una sbronza, per fotografare la città pressoché deserta, significa essere fermati in commissariato, significa alberi, parchi e skater. Al tempo stesso vuol dire anche condivisione e pace, quella spirituale sia chiaro.
Praga è avere sedici anni e prendersi la prima sbronza vera della vita nel tentativo di tener testa a delle tedesche.
Insomma, potrei star qui ore a scrivere di Lei.
Un’ultima cosa però, le ho promesso che il nostro non sarebbe stato un addio.
Ci rivedremo, ancora."
In ogni caso riesce a evocare in me un turbinio di emozioni, ricordi; una parola che al solo pensiero mi fa commuovere.
Praga vuol dire pavé, adolescenza, litigi e amore. Vuol dire birra a fiumi, cibo di merda, ponti sulla Moldava, amici, gente incontrata per caso e persa per caso.
Vuol dire lasciare pezzi di cuore ad ogni mio ritorno e sapere che tanto poi l’estate sarà finita.
Ma significa anche svegliarsi all’alba, dopo una sbronza, per fotografare la città pressoché deserta, significa essere fermati in commissariato, significa alberi, parchi e skater. Al tempo stesso vuol dire anche condivisione e pace, quella spirituale sia chiaro.
Praga è avere sedici anni e prendersi la prima sbronza vera della vita nel tentativo di tener testa a delle tedesche.
Insomma, potrei star qui ore a scrivere di Lei.
Un’ultima cosa però, le ho promesso che il nostro non sarebbe stato un addio.
Ci rivedremo, ancora."
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